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La Giornata mondiale della gentilezza si festeggia il 13 novembre.

Soffermarsi sul significato della gentilezza, permette di mettere a fuoco i vantaggi che questo atteggiamento comporta a livello individuale, di coppia, familiare, lavorativo e sociale. Infatti, un atteggiamento gentile, indulgente, accogliente, comprensivo ed empatico è condizione necessaria a uno stato di benessere.

La gentilezza è il fluidificante principale delle relazioni tra individui umani. A nessuna persona, ma anche a nessun altro organismo vivente, piace essere trattato in modo rude, aspro e spigoloso.

L’assenza di gentilezza pone le basi per il conflitto, il risentimento e l’odio nelle relazioni interpersonali, e favorisce condizioni interne all’organismo di malessere che possono, col tempo, tradursi in manifestazioni di malessere fisico.

La gentilezza nel rapporto con se stessi

Gentili con se stessi significa non pretendere di essere perfetti, non essere i migliori a ogni costo, accettare il proprio corpo, la propria mente, la propria famiglia.

La gentilezza nei rapporti di coppia

Gentili nella coppia significa accettare l’altra persona per quello che è, senza volerla cambiare, e rispettare le sue idee, il suo corpo, il suo status sociale.

La gentilezza nel rapporto con i figli

I figli hanno bisogno di un rapporto sicuro con le figure di attaccamento. Sicuro significa caldo, accogliente, prevedibile e stimolante senza essere richiedente. Il rapporto con i figli ha assoluta necessità di gentilezza per creare un luogo di tranquillità dove vivere e tornare ogni giorno.

La gentilezza nei rapporti di lavoro

È la parola chiave nei luoghi di lavoro per creare un contesto che liberi le energie creative di tutti, anziché imprigionarle nel giogo della paura del giudizio e dello scontro.