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Gestire la gelosia e la possessività è fondamentale per vivere la dimensione di coppia in modo soddisfacente. Gelosia e possessività sono infatti due elementi distruttivi delle relazioni umane. È opportune distinguere questi due termini e contestualizzarli.

La gelosia può manifestarsi in diversi ambiti della vita, come l’amicizia, le relazioni sentimentali o il lavoro. La gelosia per una persona che si ama e che si teme di perdere è naturale e tutti l’abbiamo provata almeno in una occasione. Si tratta di un sentimento che produce sofferenza ma che riconosce il diritto del partner all’autodeterminazione e quindi a decidere della propria vita.

La possessività è invece un forte sentimento nei confronti della persona “amata” ed è mossa dalla convinzione di avere il diritto di vietare o imporre specifici comportamenti al proprio partner. La persona dichiara di amare il partner, oggetto del proprio sentimento ma, in realtà ne condiziona la vita in modo negativo, limitandone la libertà e la spontaneità. 

Si tratta di una forma di controllo pervasivo che si esprime attraverso divieti e obblighi espliciti, imposizione di orari, concessione o negazione del permesso di frequentare specifiche persone, controllo del denaro, delle telefonate, dei messaggi e degli ambienti frequentati.
L’idea sottostante è che il partner sia di proprietà, non una persona indipendente e libera di decidere di se stessa. Mi sembra evidente che esiste una radicale differenza dal provare disagio quando pensiamo che il nostro partner possa flirtare con un’altra persona, o che qualcuno faccia delle avance nei confronti della persona che amiamo. La fiducia, in questo caso, va riposta nel nostro partner, in quanto non possiamo pensarci isolati dal mondo, in modo che nessuno noti e abbia delle attenzioni verso la persona che amiamo. Se è umano voler costruire relazioni stabili e cercare di preservarle di fronte a possibili antagonisti, non è accettabile considerare una persona come una proprietà e imporle regole, obblighi, limitazioni e comportamenti. Se abbiamo a cuore una relazione, abbiamo un solo modo per renderla stabile, duratura e soddisfacente, ovvero mettere in atto i comportamenti associati alla parola amore. Attenzione, rispetto, complicità, solidarietà, empatia, seduzione, cooperazione e progettazione sono degli esempi. Sono da evitare disinteresse, disconnessione, violenza verbale, fisica o economica, possessività invidia o egoismo. Anche in questo caso la lista è molto lunga.

Qual’è il confine tra gelosia e possessività e… la gelosia è accettabile?

La gelosia “sana” è un sentimento moderato e rispettoso della libertà e dell’indipendenza altrui. È un sentimento che può essere anche il dimostratore di interesse e di desiderio, ma non limita mai l’autonomia decisionale del partner, né in modo esplicito, né attraverso l’induzione di sensi di colpa o il tentativo di dimostrare in modo insistente che alcuni comportamenti del partner non sono adeguati, dotati di senso o utili.

La gelosia non esprime possesso ma un proprio stato di disagio pensando che il partner possa allontanarsi. Questo disagio rimane e fa parte dell’impossibilità di pensare una persona al proprio fianco per sempre.

Come gestire la gelosia e la possessività?

Governare se stessi quando si manifesta la gelosia necessità di maturità umana e non di tecniche psicologiche. Le relazioni tra individui non sono date una volta per sempre, ma vanno coltivate ogni giorno. La “vostra donna” non è vostra, e il “vostro uomo” non è vostro! Lasciate libere le persone che vi sono care, perché è il solo modo di tenerle vicine a voi. Inevitabilmente, chi si sente in gabbia, prima o poi aspirerà a uscire.

Perché nasce la gelosia?

Se la persona con la quale siete in coppia flirta con altre persone, la vostra gelosia è comprensibile, ma voi dovreste chiedervi se vi sentite tranquilli e siete soddisfatti di questa modalità del vostro partner.

Se il vostro partner, invece, ha un comportamento coerente con la vostra scelta di essere una coppia esclusiva, rimane connesso con voi e non si rivolge all’esterno alla ricerca di altre opportunità, la vostra gelosia ha probabilmente radici dentro di voi e nella vostra insicurezza. Se penso di valere poco o di non essere degno di un amore così gratificante, riverserò la mia insicurezza sul partner, accusandolo di rendermi insicuro e chiedendogli di rassicurarmi in continuazione. Dove sei, cosa fai, mi ami e quanto mi ami, servono a rassicurarmi e non hanno a che fare con l’amore.

La gelosia si cura aiutando la propria autostima e riconoscendo il proprio valore. Chi sa di valere si sente al sicuro e non in pericolo.  La coppia ha funzione di offrire opportunità di crescita individuali ai partner e alla coppia come entità. Se la coppia serve a colmare le proprie carenze, inevitabilmente le aspettative riposte nel partner diventano un fardello difficile da sopportare nel lungo periodo.