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Il passare del tempo può riservare importanti conseguenze sulla vita di coppia. Il sentimento cresce e si rafforza con la maggiore conoscenza reciproca, ma la sessualità, al contrario, inizialmente ricca di quotidiane scoperte, incontra la ripetitività, l’abitudine e l’irrompere delle vicende quotidiane. I figli drenano le energie e, se i partner non vigilano la loro relazione, i buoni sentimenti reciproci si rinforzano a scapito della tensione erotica.Ovviamente, ogni coppia fa storia a sé, ma alcune dinamiche sembrano ripresentarsi.

Il calo del desiderio non è da imputarsi al tracollo fisico o mentale, e risulta selettivo e a esserne interessata è la persona che sta al proprio fianco nella vita.

Le fantasie, il desiderio, l’immaginario erotico sono sempre lì, ma qualcosa ne impedisce il fluire verso il partner. Questi assume, infatti, le sembianze di un’entità asessuata, sacra e intoccabile, non più oggetto del proprio fantasticare.

L’amore può essere forte, la persona che si desidera al proprio fianco è sempre la stessa, ma il sentimento si sgancia dell’erotismo. La tensione erotica si dirige verso soggetti non significativi dal punto di vista affettivo. Con queste persone si può essere sessualmente se stessi, con loro ci si sente liberi di esprimere le proprie fantasie, realizzare ciò che è impensabile  e indicibile con la persona amata. L’inconfessabile tra moglie e marito, diventa esplicito con il perfetto sconosciuto. La moglie viene considerata intoccabile dalle proprie mani quando animate dalla lussuria. Il marito, dal canto suo, smette di essere interessante nel momento in cui considera la compagna come madre dei propri figli e, allo stesso tempo, una vergine da rispettare.

L’amata moglie e la madre affettuosa con i figli  può, invece, essere riconosciuta nella stessa donna come l’uomo, dopo la nascita dei figli, torna a essere desiderato sessualmente come durante le prime fasi del rapporto.

Perché dunque, questo cambiamento che scinde erotismo e sentimento?

I tabù della nostra cultura riguardanti il sesso, impediscono a molti uomini di rivolgere apertamente i propri desideri e le proprie fantasie verso un soggetto che viene visto come immacolato, candido e inviolabile. La spinta energica e, a volte, aggressiva dell’eccitazione sessuale viene inibita quando il sentimento trasforma in Santa la moglie / madre. Con lei no. Certe cose non si fanno e non mi interessa nemmeno immaginarle insieme a lei.

L’immagine della prostituta, della donna disinibita e spesso fantasticata, o dell’amante appena conosciuta con cui esprimere le proprie fantasie, sembra più congeniale per essere se stessi dal punto di vista erotico. Le mogli, sentendosi poco desiderate e trattate come degli Angeli, finiscono per non sentirsi più desiderate, e soffrono la mancanza di una sessualità complice, libera e ricca dei primi tempi insieme.

Per cambiare queste situazioni, occorre innanzitutto guardarsi negli occhi e riconoscere la propria insoddisfazione sessuale. Successivamente, occorre un grande gesto di coraggio per dirsi quali sono le proprie autentiche fantasie e, magari, scoprire che anche il partner vuole qualcosa di più e magari simile nella qualità e nell’intensità. Allora, e solo allora, è possibile allinearsi nuovamente e riprendere il cammino in cui erotismo e sentimento sono rivolti verso la stessa persona. L’amore, la tenerezza e il sesso pienamente vissuto sono salvi.