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La parola suocera evoca in molti l’immagine di invadenza della vita di coppia. In realtà bisogna parlare di suoceri, perché i genitori maschi non sono da meno quando si tratta di superare i confini delle coppie. La presenza ambivalente dei genitori nella vita familiare è una costante in molte famiglie italiane.Sin dal momento in cui i propri genitori vengono presentati al partner, inizia la scansione, ad altissima risoluzione, della nuora o del genero che si porterà via l’amato figlio/a.

Sin qui tutto sembra legittimo e comprensibile. Ognuno si augura un buon partito per la propria figliolanza. I suoceri, nella loro accezione negativa, entrano in gioco quando, nel tentativo dichiarato di aiutare la neo coppia, ma con l’obiettivo celato di proteggere il proprio/a bambino/a, attivano più o meno velate intrusioni nel giardino di casa. Giudizi sommari, inviti a cena cui si può solo rispondere si, critiche sistematiche su come si stanno educando i figli o come è stata arredata la casa. Come proteggere il giardino di casa dalle scorribande dei suoceri?

Voglio prendere una posizione precisa: se i suoceri sono invadenti, è perché qualcuno glielo permette. Chi dovrebbe fare la guardia al recinto di casa? Ognuno dei componenti la coppia dovrebbe occuparsi dei propri genitori, mantenendo ben chiaro il confine tra la famiglia di origine e il nuovo nucleo. A scacciare gli invasori o a sottolineare l’autonomia della famiglia, non possono essere il genero o la nuora, perché in questo modo si alimenterebbe inutilmente il conflitto. La minore confidenza, e il bisogno di portare rispetto ai vecchi, limitano il raggio di azione di nuore e generi. I figli, ormai uomini o donne, sono chiamati a ribadire i confini del giardino di casa contro le intrusioni indesiderate. Qui nasce la questione che, a mio parere, dà origine a molti conflitti di coppia: a sposarsi sono stati individui ancora figli, nel senso di non ancora uomini e donne adulti. Il bisogno di non contraddire e deludere le aspettative dei propri genitori sta alla base dell’incapacità di difendere lo steccato che delimita il giardino di casa. Inutile appellarsi all’invadenza dei suoceri. Il nocciolo risiede nella dipendenza dei figli. La soluzione va ricercata, di conseguenza, in una crescita individuale dei partner, che li renda individui autonomi e liberi dal giudizio dei propri genitori.