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Il manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali (DSM V) definisce i seguenti criteri per la diagnosi del Disturbo da sadismo sessuale:

  1. Eccitazione sessuale ricorrente e intensa, manifestata attraverso manifestata attraverso fantasie, desideri o comportamenti, per un periodo di almeno 6 mesi, derivante dalla soffferenza fisica o psicologica di un’altra persona.
  2. L’individuo ha messo in atto questi desideri sessuali a discapito di un’altra persona non consenziente oppure i desideri o le fantasie sessuali causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento in ambito sociale, lavorativo o in altre aree importanti.

Perché i sadici possano eccitarsi e sperimentare le loro fantasie, devono esistere i masochisti. Se questi ultimi sono consenzienti, ci troviamo in una situazione di gioco erotico, in caso contrario di una violenza perseguibile. Esistono luoghi reali e virtuali di incontro per persone complementari come i sadici e i masochisti. Anche la pornografia è ricchissima di questi contenuti, ispirati a innumerevoli contesti situazionali. Ricordiamo sempre che solo il disagio sociale, lavorativo o in altre importanti aree della vita, o il disagio provocato a una persona non consenziente, indicano la necessità di un intervento clinico. Consiglio la lettura di BDSM, Guida per gli esploratori dell’erotismo estremo – Ayzad, Castelvecchi Editore.