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Rimanere una coppia dopo la nascita di un figlio può apparire scontato, ma non lo è affatto. L’entusiasmo per l’evento produce il concentrarsi delle energie, dei discorsi e dell’interesse in generale sul nuovo arrivato e, almeno inizialmente, i genitori gradiscono molto questa nuova situazione.

Col tempo si accumula la stanchezza dovuta ai ritmi di vita alterati, ai nuovi impegni e talvolta alle preoccupazioni legate alla salute del piccolo. I partner, o uno solo di essi, si concentrano in modo quasi esclusivo sulla nuova presenza che sembra capace di rendere felici a prescindere dal resto della vita. In seguito, però, i vecchi bisogni, i precedenti interessi e desideri messi in attesa per dare spazio alla straordinaria novità, tornano pian piano a farsi sentire. Il bambino, entrato a far parte integrante della famiglia, non ha però il compito né la possibilità di soddisfare le esigenze di intimità, di dialogo, di tempo da spendere per interessi comuni, che nei partner rimangono vivi e si affiancano al piacere di essere in tre. Non è raro che i tempi con i quali i membri della coppia percepiscono queste rinate esigenze non coincidano e per questa ragione uno dei due possa sentirsi frustrato. La sensazione che la coppia non si ritagli più spazi da dedicarsi può rappresentare motivo di conflitti, sofferenza e progressivo allontanamento.

Non facciamo più l’amore, non usciamo più da soli a fare una passeggiata, non vediamo più un film insieme, non usciamo più con gli amici, mi sembra di lavorare e basta, non mi guardi più, sono alcune delle tante frasi che si muovono più o meno esplicitamente in questi casi. Un figlio si trasforma così da esclusiva fonte di gioia, a colui che fa dimenticare di essere compagni di vita e di giochi, amanti, amici e confidenti.

Il mio suggerimento è quello di mantenere viva la consapevolezza che un figlio è il frutto di un amore, e che questo amore deve rimanere vivo in ogni caso e indipendentemente dalla presenza di un bebé. Le difficoltà oggettive esistono, come ad esempio la mancanza di aiuto nella gestione di un neonato, ma bisogna vigilare sul fatto che tutto questo diventi una giustificazione al progressivo dimenticarsi di essere prima di tutto un uomo e una donna che hanno deciso di essere una coppia.