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L’immaginazione, nella vita sessuale, è un elemento fondamentale per la piena espressione erotica dell’individuo. Le fantasie sessuali possono rimanere sempre e solo delle fantasie eccitanti, oppure venire agite di concerto con il /la partner. Le fantasie che rimarranno sempre tali possono essere custodite gelosamente e nascoste nella propria mente, utilizzate per alimentare il desiderio e l’eccitazione.

Perché tenerle tutte per se stessi?

Condividere il proprio immaginario erotico può rappresentare una fonte di eccitazione per entrambi e un segnale importante di intimità. Va detto che non sempre le fantasie vengono considerate eccitanti e interessanti dal partner e talvolta possono anche disturbarlo o turbarlo.

Sensibilità, tatto e soprattutto dialogo, aiutano la conoscenza reciproca. Introdurre nella relazione la fantasia e l’immaginazione, stimola e arricchisce sia la sessualità che l’intimità in genere. Vergogna, senso di colpa per una sessualità ritenuta bizzarra e altri pregiudizi possono indurre a considerare inadeguate le proprie fantasie e, quindi, a non esplicitarle col partner. L’educazione, la cultura, la religione e fattori interni alla persona fanno spesso ritenere inopportuna la condivisione del proprio immaginario erotico, facendolo vivere come inopportuno, sbagliato, scorretto, peccaminoso e colpevolizzante.

Occorre inoltre ricordare come uomini e donne abbiano entrambi fantasie riguardanti il sesso, ma non sempre queste fantasie coincidono ed eccitano entrambi. Anche per questo non è insolito che durante i rapporti sessuali, all’insaputa del partner, possano venire utilizzate immagini erotiche per aumentare l’eccitazione. Questo comportamento può derivare dall’idea che il partner possa non capire ma anche dalla presa d’atto che, dopo aver provato a condividere una certa fantasia, questa abbia provocato reazioni sgradite. La sessualità in questo caso può rimanere in ogni caso piacevole, pur lasciando angoli privati nei partner.

Una considerazione importante, seppur appena abbozzata in questa sede, riguarda l’effetto del facile accesso alla pornografia nella modellazione delle fantasie erotiche e nella loro omologazione a ciò che viene rappresentato nelle scene. La rete sta riducendo la fantasia autoprodotta e la sostituisce con immagini stereotipate che nei giovani si traducono in ricerca ansiogena di prestazioni piuttosto che di relazioni ricche di sesso ma anche di sentimento.