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La consapevolezza aiuta a stare meglio è una affermazione che potrebbe evocare anche dei dubbi. Consapevolezza significa conoscenza di quanto sta accadendo dentro e fuori di noi, e sapere implica essere maggiormente responsabili del nostro agire. Quando conosco, non posso che agire consapevolmente, ovvero in modo responsabile. Sapere che dividere i rifiuti aiuta a salvaguardare il nostro pianeta, ci rende responsabili dei nostri comportamenti al riguardo.

Lo stesso principio riguarda il nostro mondo interiore. Scoprire quali automatismi ci fanno agire in determinate circostanze, ci offre la possibilità di decidere quale comportamento adottare. Pensiamo ai comportamenti che ci aiutano a superare momenti di difficoltà, ma che allo stesso tempo ci nuociono in qualche modo. Tutti ormai conoscono i danni che produce il fumo, eppure per molte persone quella è la valvola di sfogo delle tensioni, che col tempo è divenuta una abitudine. Lo stesso vale per il cibo, il gioco, il sesso, il lavoro, le droghe o l’attività fisica, quando assumono il compito di compensatori del disagio esistenziale.

La consapevolezza di vivere un disagio, riconoscerne la presenza e le sue origini, ci permette di mettere un filtro prima della nostra consueta reazione automatica. Possiamo limitare il cibo spazzatura prima di andare a letto, se ha la funzione di tranquillante, ma possiamo anche evitare di rispondere in modo automatico e spigoloso quando siamo consapevoli di essere sollecitati profondamente da certe frasi delle persone che ci sono care.

Divenire consapevoli offre la possibilità di scegliere come reagire a quello che ci succede. Anziché dare la colpa della nostra reazione allo stimolo esterno, ci riappropriamo della responsabilità e della libertà di scegliere la nostra reazione, in modo che produca i migliori effetti per la nostra vita. La consapevolezza, e i comportamenti consapevoli, riducono emozioni negative quali la vergogna e il senso di colpa che sovente si associano a comportamenti reattivi e automatici.

Quando viene riconosciuto l’impatto della propria storia familiare e delle vicende vissute, è possibile anche riconoscere le similitudini con quanto sta accadendo oggi. Questa è consapevolezza, e permette di porre un filtro alla reazione, rendendola adeguata per il momento attuale, e non semplice ripetizione di uno schema o di convinzioni mentali costruite nel passato.

Il lavoro dello psicologo consiste anche nell’aiutare a rendere espliciti gli schemi e le convinzioni che non sono più utili al paziente. Sono cambiate le esigenze con lo scorrere della vita, ma spesso non si adeguano i comportamenti alle nuove circostanze.