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La masturbazione è un aspetto della vita che assolve alla funzione fondamentale di far conoscere il proprio corpo, le proprie sensazioni e il proprio modo di provare piacere. Conoscere se stessi è fondamentale per entrare in relazione con gli altri, e la masturbazione prepara il terreno dell’incontro.

L’atto autoerotico non si esaurisce però nella fase di conoscenza di sé, ma può proseguire per tutta la vita come momento di piacere senza relazione con altri individui. Uomini e donne, da questo punto di vista, non sono differenti; le differenze esistono a livello soggettivo. Ogni persona ha un personale modo per eccitarsi, che può variare nel tempo, e un modo proprio di darsi piacere. In genere, gli uomini si masturbano usando la mano e modulano l’intensità della presa e la velocità per raggiungere l’orgasmo, ma anche per prolungare il piacere o accelerare il raggiungimento dell’apice. Circa il 5 / 10% della popolazione maschile ha iniziato a masturbarsi, anziché con la mano, strofinando il pene contro il materasso, un cuscino o altre superfici. Questo tipo di masturbazione viene definita prona.

Molti pazienti che riescono con fatica a raggiungere l’orgasmo, o non lo raggiungono affatto all’interno della vagina, hanno una storia di masturbazione prona. A questa modalità autoerotica, si aggiungono ragioni intrapsichiche che instaurano un circolo vizioso che ostacola il naturale abbandono auspicabile per una sessualità soddisfacente.

La stimolazione dei genitali in posizione prona, anche se apparentemente avviene in posizione simile a una delle possibili modalità di avere rapporti sessuali con una partner, in realtà produce pressioni e strofinamenti assai diversi da quelli che si hanno dentro una vagina lubrificata.

Traumatic Masturbation Syndrome (TMS) è la definizione che gli anglosassoni danno di questa sindrome che può condurre a insufficiente erezione con conseguente difficoltà, o incapacità, di raggiungere l’orgasmo. L’andrologo deve escludere anomalie organiche che impediscano la masturbazione manuale.; in questi casi la masturbazione prona permette di compensare tali anomalie.

A questo punto è necessario apprendere a masturbarsi in modo tradizionale, con tutte le sfumature di pressione e velocità che consentono di avvicinare le sensazioni a quelle dei rapporti intravaginali. Le cause psicologiche che accompagnano questa sindrome sono di tipo relazionale, il dubbio sulle proprie prestazioni (?!?!) e sulla possibilità di uscire dal tunnel. La persona dovrebbe iniziare a masturbarsi esclusivamente con la mano per apprendere un modo nuovo di raggiungere il piacere, con le sensazioni che possono essere modulate in modo simile a quello che avviene nei rapporti con una partner.