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Qualcuno sostiene che si debba negare sempre e comunque il tradimento.  In questo caso, ipotizzo che il/la partner nutra fondati sospetti, più o meno avvalorati da prove, che qualcosa sia successo e che, in questo caso, si debba perentoriamente negare. In questo articolo mi occuperò di un caso diverso; dopo un tradimento, sentendo il disagio e il senso di colpa dentro di sé, è opportuno o meno confessare per cercare di stare meglio e tener fede all’accordo di dirsi tutto, ma davvero tutto. La promessa di dirsi tutto era giunta sicuramente dopo l’implicita promessa di essersi fedeli. Questa considerazione dovrebbe già suggerire la risposta alla domanda sull’opportunità della confessione.

Il tradimento è un evento che produce sofferenza ma che è umano, e credo che a tutti possa capitare, per una qualche ragione, di cedere al richiamo che la  trasgressione può esercitare. Cambiare la routine, insoddisfazione sessuale e relazionale, sperimentare una novità, sentirsi nuovamente desiderati e capaci di sedurre, il desiderio di vendicarsi, sono alcune delle possibili motivazioni del tradimento.

Cosa spinge alla confessione? In caso di vendetta per un tradimento subito, si può immaginare che il completamento della vendetta avvenga proprio con la confessione, ma negli altri casi, confessare implica ferire in modo profondo. Tenere tutto dentro può essere faticoso perché emozioni quali la colpa, il bisogno di liberarsi da un peso, il pentimento o la paura di essere scoperti non lasciano la mente sgombra. Mi chiedo, però, se essere adulti non debba implicare anche di gestire dentro di sé, anziché rovesciare sull’altro il proprio cedimento. Semmai troviamo il modo di spiegarci il perché del nostro comportamento e teniamo conto per il futuro delle implicazioni che tradire ha su di noi, oltre che sulla relazione. Il tradimento è una frattura, un attacco all’integrità della coppia. Se sentiamo che la coppia ha ancora qualcosa da dare, possiamo almeno evitare un grande dolore a chi pensiamo di amare.

I conti con la nostra coscienza li possiamo fare da soli, e questo ci aiuterà nel futuro a riflettere ulteriormente prima di agire.