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La disfunzione orgasmica è un disturbo lamentato spesso dalle donne, e consiste nella inibizione del riflesso orgasmico, ovvero il raggiungimento dell’orgasmo. Riguarda esclusivamente la componente orgasmica della reazione sessuale femminile.L’eccitamento solitamente è nella norma, ma può manifestarsi, come conseguenza dell’incapacità di raggiungere l’orgasmo, una inibizione secondaria della componente di eccitamento della reazione sessuale, ovvero la vasocongestione. Queste donne hanno difficoltà esclusivamente nel raggiungimento dell’orgasmo. Si eccitano, provano sensazioni erotiche, il loro apparato genitale si lubrifica e si inturgidisce in modo del tutto normale. Si parla di disfunzione primaria quando la donna non ha mai raggiunto l’orgasmo, viceversa, viene definita secondaria se si è presentata dopo un periodo in cui la donna è stata in grado di raggiungere l’orgasmo. Un’altra distinzione riguarda l’incapacità assoluta di raggiungere l’orgasmo, distinta dall’incapacità solo in specifiche circostanze. Queste donne provano intenso piacere dai rapporti sessuali, sia nelle fasi preliminari che durante il coito, ma restano bloccate alla fase di plateau, anche in presenza di sufficiente e adeguata stimolazione. Raggiungono infatti elevati livelli di piacere erotico senza riuscire, o con grande difficoltà, a liberare la scarica orgasmica. Si può immaginare un continuum che va dalle donne che non raggiungono in alcun modo l’orgasmo, alle donne che solo con delle fantasie sessuali, e in assenza di stimolazione diretta dei genitali, riescono a raggiungerlo. La soglia di stimolazione ed eccitamento necessari per far scattare il riflesso orgasmico è dunque variabile e soggettiva. (Kaplan H. S. 1976, Bompiani) specifica che tutte le donne sono in grado di avere orgasmi, posto che non soffrano di gravi malattie neurologiche, endocrinologiche o ginecologiche che abbiano distrutto la base fisica dell’orgasmo. È opportuno chiarire che la terapia sessuale è utile per favorire il raggiungimento dell’orgasmo in donne che non lo hanno mai sperimentato, e facilitare il suo raggiungimento, abbassando la soglia necessaria per scatenare il riflesso orgasmico, nelle donne che raggiungono l’orgasmo con molta fatica. Va però accettato che alcune donne possano raggiungere l’orgasmo attraverso la stimolazione clitoridea, ma non attraverso il coito. Quando l’orgasmo è totalmente inibito, o molto difficile da raggiungere, si può assistere a finti orgasmi durante il coito e, a lungo andare, al disinteresse verso il sesso e a profonda frustrazione. La previsione di avere un rapporto sessuale può diventare fonte di angoscia. Le ragioni psicologiche di questa difficoltà devono essere affrontate durante la terapia, e possono riguardare sentimenti di colpa, di paura, di ambivalenza rispetto alla sessualità e verso la relazione, ma anche significati simbolici relativi alla sessualità o all’abbandono necessario per raggiungere l’orgasmo. Concludo sostenendo la necessità di un approccio terapeutico che preveda sia la psicoterapia che l’utilizzo di prescrizioni pratiche che favoriscano il superamento del blocco che si è creato o che non è mai stato rimosso.